Si è concluso sabato 8 giugno il programma del viaggio-trek in Perù.
Il tutto ha avuto inizio il 19 maggio con la partenza da Firenze, scalo ad Amsterdam, ed arrivo a Lima. Il programma era molto articolato e prevedeva due dei trekking più famosi non solo del sud America ma del mondo. Il Santa Cruz in Cordillera Blanca e il Camino Inca al Matchu Picchu intervallati da una settimana di recupero fisico che prevedeva la visita di Arequipa, di Puno e del lago Titicaca e di Cusco.
Da Lima lungo trasferimento in pullman a Huaraz (3000 m), punto strategico per la visita della della Cordillera Blanca, a Nord dell’Huascaran (foto 1).
Dopo due giorni dedicati all’acclimatazione con salite ai 3850 della Laguna Wilcococha (foto 2) e ai 4530 m della Laguna Churup (foto 3-4) ci siamo trasferiti in pullman a Vaqueira toccando le Lagune del Llanganuco (foto 5), la Laguna 69 e superando su strada sterrata il Passo Portachuelo (la Porta del Cielo) a 4760 m (foto 6-7).
Da Vaqueira in 13 siamo partiti per il trekking di Santa Cruz che in 4 tappe, (foto Santa Cruz da 1 a 19) toccando la quota massima del Passo Union a 4750 m sotto la vetta del bellissimo Taulliraju (5830 m ), e i 4420 della Laguna Arhuaycocha ai piedi della parete sud dell’Alpamayo (5947 m) ci ha portato a Cashapampa.
Rientrati a Huaraz ci siamo nuovamente trasferiti a Lima per prendere il volo per Arequipa. A Lima si sono uniti al gruppo altri 10 soci arrivati il giorno precedente a Lima dall’Italia.
Una parentesi turistica con la visita della città bianca coloniale all’ombra dei tre vulcani (foto 8,9 10) e il successivo lungo trasferimento in pullman a Puno, sul lago Titicaca (foto 11, 12, 13).
Il giorno successivo navigazione sul lago con visita delle isole galleggianti do Uros e della isola di Tacquile dove siamo stati ospiti della comunità locale e abbiamo pernottato. Il giorno successivo di buon ora siamo rientrati a Puno e ci siamo diretti in pullman, con un altro lungo trasferimento, a Cusco. Un giorno dedicato alla visita della città, l’ombelico del mondo, con obbiettivo il centro storico e i siti archeologici circostanti (foto 14,15,16).
La mattina seguente, per 17 di noi, trasferimento all’alba in pullmino a Pischacocha per il Camino Inca che in quattro giorni ci ha portato a superare i 4230 m della Femmina Morta, altri due passi a 3900 metri e si è concluso alla Porta del Sole (Intipunku) punto alto di ingresso all’area archeologica del Machu Picchu (Camino Inca 1-22). In 6, in parallelo all’Inka Trail, hanno effettuato un programma di esplorazione della Valle Sacra.
Un meritato giorno di riposo a Cusco allietato dalla fantastica processione del Corpus Christi (Corpus Domini) i cui hanno sfilato le confraternite delle parrocchie di Cusco con i rispettivi santi, prima del lungo viaggio di rientro in Italia.
Un grazie particolare a Lorenzo Caporaletti, nostro capo indiscusso, che ha permesso la realizzazione di questo ambizioso programma con una precisione ineccepibile.