La storia della Sezione CAI di Sesto Fiorentino

La sottosezione

Si racconta che il gennaio del 1932 fu un mese particolarmente freddo. Le cronache ricordano che fu allora che comparve per la prima volta sulla carrozzeria delle vetture prodotte da un certo Enzo Ferrari il cavallino rampante, ceduto come portafortuna dalla madre dell’aviatore Francesco Baracca. O che per la prima volta uscì nelle edicole un numero de «La Settimana Enigmistica»

Più in piccolo, nello stesso mese, il 22 gennaio 1932, venne costituita a Sesto Fiorentino la Sottosezione del Club Alpino Italiano, dipendente dalla Sezione fiorentina che era stata fondata nel 1868.

I Fondatori

Furono diciassette i pionieri fondatori della Sottosezione, provenienti quasi tutti dal settore escursionistico della Società Sportiva Libertas. I loro nomi erano Lelio Bacci, Alois Biagioni, Ruggero Bianchini, Guido Chellini, Alfiero Conti, Corrado Conti, Enrico Conti, Tullio Contini, Eros Giachetti (Presidente), Ugo Grassi, Loris Mattolini, Luigi Permoli, Pio Ragionieri, Giuseppe Taiuti, Vinicio Tarli, Giorgio Tredici e Rodolfo Vannucchi.

La Sezione

Passano soltanto sei anni e, l’8 giugno del 1938, dalla Sede centrale del Cai di Roma arrivò la notizia: vista la consistenza del gruppo sestese che aveva superato i 50 iscritti, la quantità e la qualità dell’attività svolta, venne autorizzato il passaggio da Sottosezione a Sezione. La sede, fino ad allora assai precaria, fu stabilita nei locali dell’ex palazzo Pretorio di piazza Ginori, che ospitava quasi tutte le associazioni sportive e culturali cittadine, oltre al fascio locale. In linea con lo spirito del tempo, per dirla così, il segretario del fascio sestese, Luigi Permoli, diventa anche Presidente del CAI.

Dal dopoguerra a oggi

Dopo l’ovvia riduzione dell’attività dovuta alla guerra, la Sezione tenne nel 1944 la sua prima Assemblea generale dei Soci, che segna una prima svolta con l’elezione a Presidente di Eros Giachetti. Il recapito provvisorio per la corrispondenza fu stabilito presso la Tipografia Contini in via Roma (oggi via Matteotti). A partire dal 1946 si ebbe un lento ma costante ritorno alla normalità, con la ripresa dell’attività escursionistica e alpinistica.

Non è questo il luogo per fare la storia dettagliata della Sezione dal dopoguerra a oggi. Oltre alle gite escursionistiche e a quelle di sci, che hanno animato la Sezione per molti anni, è sufficiente ricordare qui l’istituzione, grazie a un gruppo di arrampicatori capace e motivato, di una Scuola di Alpinismo in continua crescita tecnica; la palestra di arrampicata installata presso il Liceo Agnoletti; il Progetto Oltre l’Ostacolo, con escursioni volte a far partecipare anche persone disabili; le uscite con il Centro di Solidarietà di Firenze; le gite (dall’arrampicata alla MTB) rivolte ai bambini; la manutenzione e la segnaletica dei sentieri di Monte Morello; le feste sociali, prima di tutte quella a Poggio Trini; le serate culturali e gli incontri con famosi alpinisti; l’avvio dell’attività cicloescursionistica; i vari traslochi della sede, fino all’attuale collocazione nella ristrutturata colonica di “Casa Guidi”; la pubblicazione di carta e guida dei sentieri di Monte Morello.
Tutte attività che, per la serietà e la costanza dell’impegno profuso, hanno fatto apprezzare la Sezione sestese del CAI fino a farla considerare una vera e propria “istituzione” cittadina.
Per ripercorrere questa nostra ricca storia abbiamo pensato di affidarci alla forza comunicativa delle immagini. In questa pagina abbiamo voluto inserire una sommaria rassegna fotografica: un piccolo album fotografico di famiglia che, senza ovviamente avere pretese di esaustività, vuole semplicemente essere un pretesto per suscitare ricordi, emozioni, suggestioni, nei tanti soci e amici che in questi anni hanno in vario modo contribuito a fare della Sezione di Sesto Fiorentino quella vitale realtà che è oggi.